My favourite quotes
Certo, il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.
🇺🇸 English
Some quotes are translated from their original language
“If the doors of perception were cleansed every thing would appear to man as it is, Infinite.”
William Blake 🇺🇸
“Those who act never have the ability to tell or think adequateIy about what they’ve done. On the other hand, storytellers do not know what they’re talking about.”
Jean-Luc Godard 🇫🇷
“It’s like I’m reading a book… and it’s a book I deeply love. But I’m reading it slowly now. So the words are really far apart and the spaces between the words are almost infinite. I can still feel you… and the words of our story… but it’s in this endless space between the words that I’m finding myself now. It’s a place that’s not of the physical world. It’s where everything else is that I didn’t even know existed. I love you so much. But this is where I am now. And this who I am now. And I need you to let me go. As much as I want to, I can’t live your book any more.”
Her 🇺🇸
“In a world where billions believe their deity conceived a mortal child with a virgin human, it’s stunning how little imagination most people display.”
Chuck Palhaniuk 🇺🇸
“How can great athletes shut off the Iago-like voice of the self? How can they bypass the head and simply and superbly act? How, at the critical moment, can they invoke for themselves a cliché as trite as “One ball at a time” or “Gotta concentrate here” and mean it and then do it. Maybe it’s because, for top athletes, cliches present themselves not as trite but simply as true, or perhaps not even as declarative expressions with qualities like depth or triteness or falsehood or truth but as simple imperatives that are either useful or not and, if useful, to be invoked and obeyed and that’s all there is to it. […] This is, for me, the real mystery - whether such a person is an idiot or a mystic or both and or neither. The only certainty seems to be that such a person does not produce a very good prose memoir [note: with reference to Tracy Austin biography]. It may also, in starting to address the differences in communicability between thinking and doing and between doing and being, yield the key to why top athlete’s autobiographies are at once so seductive and so disappointing for us readers. As is so often SOP with the truth, there’s a cruel paradox involved. It may well be that we spectators, who are not divinely gifted as athletes, are the only ones able truly to see, articulate and animate the experience of the gift we are denied. And that those who receive and act out the gift of athletic genius must, perforce, be blind and dumb about it – and not because blindness and dumbness are the price of the gift, but because they are its essence.”
David Foster Wallace 🇺🇸
“According to solipsism, if I see you then you exist, but only in my experience. When I close my eyes you cease to exist. I reside in a universe of my own making, a universe of my experiences. I am alone. I cannot join a Society of Solipsists or wonder, without irony, why more people aren’t solipsist.”
Donald Hoffman 🇺🇸
“You know what drives me crazy? It’s all these people talking about how great technology is, and how it saves all this time. But, what good is saved time, if nobody uses it? If it just turns into more busy work. You never hear somebody say, “With the time I’ve saved by using my word processor, I’m gonna go to a Zen monastery and hang out”. I mean, you never hear that.”
Before sunrise 🇺🇸
“At this point, I am afraid, both the writer and the reader become aware of a certain difficulty in expressing the point. Factual language, which is what I am trying to speak, has a grammar and structure which fragment the world into quite separate things and events. But this is not the way in which the world exists physically, for there is no thing, no event, save in relation to other things and events - save in what science calls a field. True, a given thing can disappear without the disappearance of its field. The environment continues beyond the death of any organism. But the field, the environment, does not exist apart from the life-and-death of that organism. This world would be a very different world indeed if it were not the kind of world in which Socrates, or John Doe, could have lived and did in fact live.”
Alan Watts 🇺🇸
“Nature appears to be a hierarchy of many grades, corresponding to what the scientist calls “levels of magnification”. Thus, when we adjust our lenses to watch the individual cells of our organism, we see only particular successes and failures, victories and defeats in what appears to be a ruthless “dog-eat-dog” battle. But when we change the level of magnification to observe the organism as a whole, we see that what was conflict at the lower level is harmony at the higher: that the healthy, ongoing life of the organism is precisely the outcome of this microscopic turmoil. Now the expansion of consciousness is no other than extending our vision to comprehend many levels at once, and above all, to grasp those higher levels in which the discords of the lower levels are resolved. This is the greatness of human consciousness, but at the same time it is always posing the practical problem of how to live upon the lower level when one’s understanding reaches to the higher.”
Alan Watts 🇺🇸
“The dream of the individual is to be two. The dream of the state is to be one.”
Jean-Luc Godard 🇫🇷
🇮🇹 Italian
Some quotes are translated from their original language
“Il significato è un sasso in bocca al significante.”
Jacques Lacan 🇫🇷
“Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese ma se capirai, se li cercherai fino in fondo se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo.”
Fabrizio De André 🇮🇹
“Lui che offrì la faccia al vento la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all’amore né al cielo.”
Fabrizio De André 🇮🇹
“Come quelli che si mettono in viaggio per vedere con i loro occhi una città desiderata e immaginano si possa godere, in una realtà, le delizie della fantasia.”
Marcel Proust 🇫🇷
“La grandezza dell’arte vera, quella che il signor di Norpois avrebbe definita “un passatempo per dilettanti”, consiste, tutt’al contrario, nel ritrovare, nel riafferrare, nel farci conoscere quella realtà da cui viviamo lontani, da cui ci scostiamo sempre più via via che acquista maggior spessore e impermeabilità la conoscenza convenzionale che le sostituiamo: quella realtà che noi rischiamo di morire senza aver conosciuta, e che è semplicemente la nostra vita. La vita vera, la vita finalmente scoperta e tratta alla luce, la sola vita quindi realmente vissuta, quella che, in un certo senso, dimora in ogni momento in tutti gli uomini altrettanto che nell’artista. Ma essi non la vedono, perché non cercano di chiarirla. E così il loro passato è ingombro d’innumerevoli lastre fotografiche, che rimangono inutili perché l’intelligenza non le ha sviluppate.”
Marcel Proust 🇫🇷
“I ricordi d’amore non fanno eccezione alle leggi generali della memoria, rette a loro volta dalle leggi più generali dell’abitudine. Siccome questa affievolisce tutto, quel che meglio ci rammenta una persona è proprio ciò che avevamo dimenticato. Ecco perchè la parte migliore della nostra memoria è fuori di noi, nel soffio di un vento di pioggia, nell’odor di rinchiuso d’una camera o nell’odore d’una prima fiammata, dovunque ritroviamo di noi stessi quel che la nostra intelligenza, non sapendo come impiegarlo, aveva disprezzato: l’ultima riserva del passato, la migliore, quella che, quando tutte le nostre lacrime sembrano esaurite, sa farci piangere ancora. Fuori di noi? In noi, per meglio dire, ma sottratta ai nostri stessi sguardi, in un’oblio più o meno prolungato. Solo grazie a quest’oblio possiamo di tanto in tanto ritrovare l’essere che fummo, situarci di fronte alle cose, così com’era situato quell’essere, soffrire di nuovo, perché non siamo più noi, ma lui, e perché egli amava ciò che a noi adesso è indifferente. Nella piena luce della memoria abituale le immagini del passato impallidiscono a poco a poco, si cancellano, non ne rimane più nulla, non le ritroveremo più.”
Marcel Proust 🇫🇷
“E tuttavia non avevo forse torto di sacrificare i piaceri non soltanto della vita mondana, ma anche dell’amicizia, a quello di passare tutto il giorno in quel giardino. Gli esseri che ne hanno la possibilità - è vero che sono gli artisti, ed io ero convinto da un pezzo che non lo sarei stato mai - hanno anche il dovere di vivere per se stessi; ora l’amicizia è per loro un’esenzione da questo dovere, un’abdicazione di sé. La stessa conversazione, che è il modo d’espressione dell’amicizia, è una divagazione superficiale, che non ci arricchisce di nulla. Possiamo conversare per tutta una vita senza far altro che ripetere indefinitamente il vuoto di un minuto, mentre il cammino del pensiero nel lavoro solitario della creazione artistica si fa nel senso della profondità, la sola direzione che non ci sia chiusa, in cui possiamo progredire, con più fatica, è vero, verso un risultato di verità. E l’amicizia non è soltanto priva di virtù come la conversazione: è inoltre funesta. Perché l’impressione di noia che quelli di noi la cui legge di sviluppo è puramente interiore non possono non provare presso un amico, cioè restando alla superficie di sé, invece di proseguire il loro viaggio di scoperte nel profondo, quell’impressione di noia l’amicizia ci persuade a rettificarla quando ci ritroviamo soli, a ricordarci con emozione le parole del nostro amico, a considerarle come un apporto prezioso, mentre noi non siamo simili a costruzioni cui si possano aggiungere pietre dall’esterno, ma a piante che traggono dalla loro propria linfa il nodo successivo del loro fusto, il piano superiore del loro fogliame.”
Marcel Proust 🇫🇷
“La fantasia umana è immensamente più povera della realtà.”
Cesare Pavese 🇮🇹
“Mi contraddico facilmente. Ma lo faccio così spesso che questo fa di me una persona coerente.”
Caparezza 🇮🇹
“E come chi, tuffandosi nell’acqua fredda, s’è sforzato di convincersi che il piacere di tuffarsi sia tutto in quell’impressione di gelo, e poi nuotando ritrova dentro di sé il calore e insieme il senso di quanto fredda e ostile è l’acqua, così Amerigo dopo tutte le operazioni mentali per trasformare dentro di sé lo squallore della sezione elettorale in un valore prezioso, era tornato a riconoscere che la prima impressione -di estraneità e freddezza di quell’ambiente- era la giusta.”
Calvino 🇮🇹
“Oh uomo, mio diletto, io voglio levare verso di te, malgrado la mia prigione di vetro e i miei chiavistelli di sughero, un canto pieno di fratellanza, un canto pieno di gioia, di luce e di speranza. Io non sono affatto un ingrato; so di doverti la vita. So quanto ti sia costata di fatiche e sole sulle spalle. Tu mi hai donato la vita, e io ti ricompenserò. Ti ripagherò in abbondanza il mio debito; provo infatti una gioia straordinaria quando scivolo in fondo a una gola assetata dal lavoro. Il petto di un onest’uomo è una dimora che mi piace assai più di queste cantine malinconiche e insensibili. È un gioioso sepolcro dove concludo la mia esistenza con entusiasmo. Faccio un gran trambusto nello stomaco del lavoratore e, di là, con scale invisibili, salgo nel suo cervello dove eseguo la mia danza suprema.”
Baudelaire 🇫🇷
“…preferisco rimanere un’impressione, preferisco le impressioni. Le impressioni emozionano. È inutile conoscere: molto meglio supporre.”
Vinicio Caposella 🇮🇹
“Gli uomini d’ intelletto, educati al culto della bellezza, conservano sempre, anche nelle peggiori depravazioni, una specie di ordine. La concezione della bellezza è, dirò così, l’asse del loro essere interiore, intorno al quale tutte le loro passioni gravitano.”
D’annunzio 🇮🇹
“Non ho vizi minori.”
Andreotti 🇮🇹
A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la stessa risposta: “La fessa”. Io, invece, rispondevo: “L’odore delle case dei vecchi”. La domanda era: “Che cosa ti piace di più veramente nella vita?” Ero destinato alla sensibilità. Ero destinato a diventare uno scrittore. Ero destinato a diventare Jep Gambardella.
Sorrentino 🇮🇹